Un antico proverbio africano recita: "Le radici di un albero non fanno ombra". Ecco, questo secondo noi può fare intendere quanto è profondo il blues.
La profondità e la magia del Blues sono quelle che hanno stregato Giulio Garavana, e che hanno trasformato la sua passione in una sorta di "religione".
Questa la natura de La Parrocchia del Blues (associazione culturale senza scopo di lucro), fondata nell'ottobre 2015 con sede nella chiesa chiusa al culto di S. Reparata e S. Siro, a Godiasco (PV), e resa possibile grazie alla collaborazione con il Comune di Godiasco Salice Terme.
Successivamente l'amministrazione Comunale ha assegnato anche la gestione del Teatro Cagnoni, sempre in Godiasco, conferendone il patrocinio.
Ma che cos'è in effetti La Parrocchia del Blues? E' nient'altro che un modo ispirato di ascoltare la buona musica - per lo più indipendente e non solo blues - in una cornice inconsueta.
I concerti sono di regola, nelle due location a disposizione, il secondo e il quarto lunedì di ogni mese, ma può capitare che ci siano altre date al di fuori del 'canonico' lunedì.
Giulio Garavana.
Nasce a metà del secolo scorso, nella nebbia della campagna alessandrina al limite delle risaie vercellesi, quasi ad evocare il Delta del Mississippi. Irrequieto e atipico studente del liceo classico si appassiona presto alla musica rock e blues, dapprima nell’accezione British, grazie all’ascolto dei vinili di John Mayal e dei Cream, per poi allargare il suo interesse a quello americano, Chicago e Delta Blues. Instancabile frequentatore della musica dal vivo in Italia e all’estero, il suo primo concerto è al Palalido di Milano con i Rolling Stones nel 1970. Tra un concerto e l’altro si laurea a Genova in architettura per poi trascorrere i successivi 40 anni bazzicando i cantieri edili, ma sempre con la mente e le orecchie rivolte al Blues. Diventa irriducibilmente devoto ai virtuosi della chitarra, non solo elettrica. Nell’ottobre 2015 fonda La Parrocchia del Blues, il cui nome è ispirato dalla chiesa-museo in Godiasco (PV) sede dell’associazione culturale senza scopo di lucro. Da questo momento mette a frutto la sua insana passione per “la musica del Diavolo” organizzando con successo crescente concerti di musica dal vivo, grazie anche alle innumerevoli conoscenze accumulate negli anni. Collabora per la sua esperienza artistica con altre analoghe associazioni.
La profondità e la magia del Blues sono quelle che hanno stregato Giulio Garavana, e che hanno trasformato la sua passione in una sorta di "religione".
Questa la natura de La Parrocchia del Blues (associazione culturale senza scopo di lucro), fondata nell'ottobre 2015 con sede nella chiesa chiusa al culto di S. Reparata e S. Siro, a Godiasco (PV), e resa possibile grazie alla collaborazione con il Comune di Godiasco Salice Terme.
Successivamente l'amministrazione Comunale ha assegnato anche la gestione del Teatro Cagnoni, sempre in Godiasco, conferendone il patrocinio.
Ma che cos'è in effetti La Parrocchia del Blues? E' nient'altro che un modo ispirato di ascoltare la buona musica - per lo più indipendente e non solo blues - in una cornice inconsueta.
I concerti sono di regola, nelle due location a disposizione, il secondo e il quarto lunedì di ogni mese, ma può capitare che ci siano altre date al di fuori del 'canonico' lunedì.
Giulio Garavana.
Nasce a metà del secolo scorso, nella nebbia della campagna alessandrina al limite delle risaie vercellesi, quasi ad evocare il Delta del Mississippi. Irrequieto e atipico studente del liceo classico si appassiona presto alla musica rock e blues, dapprima nell’accezione British, grazie all’ascolto dei vinili di John Mayal e dei Cream, per poi allargare il suo interesse a quello americano, Chicago e Delta Blues. Instancabile frequentatore della musica dal vivo in Italia e all’estero, il suo primo concerto è al Palalido di Milano con i Rolling Stones nel 1970. Tra un concerto e l’altro si laurea a Genova in architettura per poi trascorrere i successivi 40 anni bazzicando i cantieri edili, ma sempre con la mente e le orecchie rivolte al Blues. Diventa irriducibilmente devoto ai virtuosi della chitarra, non solo elettrica. Nell’ottobre 2015 fonda La Parrocchia del Blues, il cui nome è ispirato dalla chiesa-museo in Godiasco (PV) sede dell’associazione culturale senza scopo di lucro. Da questo momento mette a frutto la sua insana passione per “la musica del Diavolo” organizzando con successo crescente concerti di musica dal vivo, grazie anche alle innumerevoli conoscenze accumulate negli anni. Collabora per la sua esperienza artistica con altre analoghe associazioni.
Fotografie - Barbara Pedemonte, Luciano Gazzaniga, Franco Montobbio, Andrea Florio
Grafica - Studio Luviè (www.studioluvie.com)
Grafica - Studio Luviè (www.studioluvie.com)